Le olive da tavola (o da mensa) sono il risultato della fermentazione lattica e/o altre trasformazioni operate sui frutti dell’olivo.

È bene sottolineare che non tutte le olive possono essere destinate alla produzione “da tavola”. Devono, infatti, avere determinate caratteristiche. Alcune di di queste sono il calibro grande o una percentuale dei almeno l’80% di polpa in rapporto al nocciolo. Di conseguenza alcuni tipi di olive vanno bene solo per la realizzazione dell’olio d’oliva, altre sono più indicate a tavola. Poi ci sono delle varietà che vanno bene per entrambi gli usi.

Di seguito vedremo quali sono le più diffuse nel dettaglio.

Gordal Sevillana

Tipica dell’Andalusia, ma diffusa anche in alcune province confinanti. è una varietà caratterizzata da olive grandi dalla forma rotondeggiante e con numerose lenticelle. Il sapore è morbido, delicatamente salato. Perfetta da assaporare così come sono come aperitivo o per arricchire primi e secondi piatti.

Hojiblanca

È la terza varietà più diffusa in Spagna (dopo Picual e Arbequina, che sono varietà da olio).  È spesso utilizzata per la produzione di olio d’oliva ma anche come olive nere o verdi da tavola. Il sapore è delicato e piacevolmente amaro con un polpa carnosa e consistente.

Halkidiki

Un’oliva che prende il nome dalla regione greca di maggiore coltivazione. La polpa è carnosa e morbida, facilmente separabile dal nocciolo. Principalmente destinate alla produzione di olive verdi da tavola, generalmente intere.

Bella di Cerignola

Una varietà diffusa principalmente in Puglia caratterizzata da frutti grandi con polpa compatta e croccante. La forma è ellissoidale allungata e presenta al suo interno un nocciolo di grandi dimensioni. Un’oliva unica alla quale è riconosciuta la certificazione D.O.P «La Bella di Daunia».

Conoscevate tutte queste varietà?

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